(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 05 dic - Dopo la decisione presa nella notte dal Cade, l'Antitrust brasiliano, contro Telefonica, Asati impugna la penna e scrive una lettera al Presidente del Consiglio, Enrico Letta, al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Filippo Patroni Griffi, al viceministro dello Sviluppo Economico, Antonio Catricala', alla Consob e al cda di Telecom Italia, oltre che alla Commissione Industria e a quella dei Lavori Pubblici e Comunicazioni del Senato e alla Commissione Trasporti, Poste e Tlc della Camera dei Deputati. L'associaizone dei piccoli azionisti "richiede alla Consob di emettere immediatamente un decisione analogo a quella del Cade che sancisca formalmente un dato di fatto (ovvero il controllo di fatto di Telefonica su Telecom) e imponga o il consolidamento del debito di Telecom Italia in Telco oppure lo scioglimento immediato dei patti Telco e quindi l'attribuzione ai singoli azionisti di Telco delle rispettive quote di Telecom Italia". Al governo, invece, Asati "di non tergiversare ulteriormente riguardo al provvedimento richiesto dalla mozione deiSenatori Mucchetti, Mattioli e Gasparri e altri e provveda al piu' presto". Secondo Asati "non e' possibile che un Governo si faccia dettare i tempi da un soggetto economico straniero quale Telefonica, potenziale predatore di Telecom Italia, aspettandone i comodi e assecondandone gli interessi. Le norme richieste dalla mozione relative alla doppia soglia dell'Opa e sul controllo societario, non sono piu' rimandabili". Infine, al cda di Telecom Italia, Asati chiede che nella riunione odierna "non venga assolutamente toccato nessuna ipotesi di ventilata vendita di Tim Brasil". L'associazione richiede anche che la multa di 1 milione di reais a Tim Brasil venga sostenuta dal cda "che non ha preso posizione sul controllo di fatto noto gia' da quando Telco ha assunto il controllo di Telecom Italia, nonostante le continue denunce della nostra Associazione". |
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